Stati Generali della Precarietà 3.0
Verso lo sciopero precario: incontriamoci a Roma, dal 15 al 17 aprile
Programma
Venerdi 15, @ LOA Acrobax [via della vasca navale,6]
dalle ore 19 accoglienza e concerto di Asian Dub Foundation
Sabato 16, @ GENERAZIONE_P RENDEZ-VOUS [via alberto da giussano, 59]:
- h. 11 – 13: Tavolo di discussione: Precarietà e territori
- h. 11 – 13: Crisi economica, precarietà del lavoro e conflitto sociale
- h. 11 – 13: “The show must go on”: workshop dei lavoratori dello spettacolo, cultura ed editoria
- h. 11 – 13: Workshop sui flussi metropolitani
- h. 14 – 17: Perfettamente inconciliabili: strumenti e strategie per sabotare lo pseudo-welfare familista
- h. 14 – 16: Workshop ricerca e formazione
- h. 14 – 16: Workshop su informatica, hacking e reti digitali
- h. 16 – 18: Working Class Heroes. I migranti, la guerra e l’impossibile democrazia
- h. 16 – 18: Workshop Terzo Settore
- h. 18 – 20.30: Lo sciopero precario e il welfare desiderabile
dalle 21.00: serata di festeggiamento dei primi 6 mesi di occupazione di Generazione P – rendez vous
cena
+ proiezione della videoinchiesta sulla precarietà “Inpreca video”
+ proiezione del docufilm “Lampedusa next stop” a cura di Insutv (presenti gli autori)
a seguire dj set
Domenica 17, @ Volturno [via Volturno, 37]:
- h. 11 – 13: Dopo la narrazione l’esplosione
- h. 14 – 17: Assemblea Plenaria
In questi ultimi due anni di crisi e devastazione economica, sociale e ambientale la nostra condizione di precarietà è divenuta esplosiva. Chi ogni giorno produce la ricchezza di tutti ed è costretto nel ricatto del lavoro senza diritti e garanzie; chi ogni giorno vive un sequestro della libertà di scelta che va ben al di là delle mura del proprio lavoro o non lavoro; chi vive in territori immiseriti dal mercato che li mette a profitto; chi, come noi, vive questa condizione che si è fatta esistenziale oltre che sociale, sa che sta montando la rabbia precaria.
Per lo stesso motivo sappiamo che siamo stanche e stanchi di sentirci addosso la veste avvelenata che si dà alla precarietà attribuendole il sinonimo di sfiga. Non siamo stati segnati dal destino, ci hanno invece imposto una condizione: esistono i precari e i precarizzatori.
Per questo il tempo del racconto della sfiga quotidiana è finito. Per questo vogliamo parlare dei nostri desideri, della libertà che vogliamo riprenderci, della forza che vogliamo far esplodere. Del solo modo di superare la precarietà. Di come farlo, cioè, attraverso lo sciopero precario: quello che non abbiamo potuto fare mai e che ora, adesso, vogliamo e possiamo organizzare. Uno sciopero non solo dei precari ma sulla precarietà e nella molteplicità di luoghi e forme in cui essa si esprime. Uno sciopero per superare la precarietà. Uno sciopero tutto da inventare, insieme.
Infatti lo sciopero precario sarà potente solo se precari e precarie cospireranno, metteranno in comune le loro intelligenze e i loro saperi, se sapremo insomma sperimentare insieme le pratiche capaci di colpire chi fa profitti sfruttando la precarietà. Vogliamo riappropriarci della ricchezza che produciamo, vogliamo precari e migranti finalmente protagonisti, vogliamo un nuovo welfare e l’accesso ai beni comuni. Vogliamo riprenderci la vita.
Per tutto questo ci vedremo a Roma nella terza edizione degli Stati Generali della Precarietà 3.0 il 15-16-17 aprile 2011.
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