martedì 31 maggio 2011

31 maggio presidio al ministero viale trastevere per le scuole elementari.

SOTTO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
PIU’ DETERMINATI E NUMEROSI CHE MAI
PERCHE’ NON GLI PERMETTEREMO
DI DISTRUGGERE LA SCUOLA PUBBLICA STATALE

MARTEDI’ 31 MAGGIO DALLE ORE 16
PRESIDIO
AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
A VIALE TRASTEVERE
indetto dal COORDINAMENTO SCUOLE ELEMENTARI DI ROMA
CONTINUIAMO A FARGLI SENTIRE IL FIATO SUL COLLO NON LASCIAMOLI DA SOLI A DECIDERE IL FUTURO DELLA NOSTRA SCUOLA PARTECIPIAMO IN TANTI, BAMBINI/E, GENITORI, NONNI/E, INSEGNANTI E A.T.A.
ANCORA PIU’ RUMOROSI E COLORATI DELLE ALTRE VOLTE
Coordinamento Scuole Elementari di Roma

Il 12 - 13 giugno si vota Sì



Le politiche del Governo sul progetto di sviluppo del nucleare, aggiunte alla politiche di privatizzazione dell'acqua, fanno il paio con l'ultima tranche di tagli all'istruzione pubblica (20000 cattedre in meno) ed esplicitano in maniera sempre più palese la precisa volontà di una classe dirigente, sempre più screditata agli occhi della società, di prendere d'assalto i principali beni collettivi (l'acqua, l'energia, l'istruzione) per assecondare una logica lobbistica, per favorie oscuri interessi privatistici che nulla hanno a che fare con i bisogni complessivi di una società, del benessere complessivo dei cittadini, del diitto alla salute, ad un esistenza dignitosa e ad un istruzione di qualità.
Una classe dirigente che da decenni ha deciso di tagliare drasticamente i fondi all'istruzione, alla ricerca e all'università non ha alcun diritto di parola sull'energia, non può essere credibile sull'avanzamento tecnologico della ricerca sull'energia; le leggittime paure dei cittadini rispetto alle scelte nucleariste ed alla volontà di privatizzare l'acqua debbono tradursi in un energico moto d'indignazione che impedisca ai lestofanti di turno di effettuare l'ennesima rapina ai danni della collettività.
L'istruzione pubblica, un finanziamento effettivo e crescente nella ricerca e nell'università costituiscono un fondamentale antitodoto democratico rispetto a questo pericolosissimo progetto di rapina ai danni della collettività

mercoledì 25 maggio 2011

26 maggio. Contro licenziamenti, tagli e austerity: IO NON TI PAGO!!

Contro licenziamenti, tagli e austerity

Non pagheremo la vostra crisi

Giovedì 26 Maggio h 12:00 Manifestazione davanti alla sede della Gerit/Equitalia in Via Palmiro Togliatti 1545 – Roma

Generalizziamo la mobilitazione contro Governo, Confindustria e BCE

Gli ultimi due anni e mezzo sono stati contrassegnati da una crisi devastante su scala mondiale.

Noi la così detta crisi la stiamo già pagando, per le scelte di politica economica che questo governo ha intrapreso peraltro perfettamente in linea con le indicazioni della Commissione Europea e della BCE. Provvedimenti che hanno salvato i debiti privati delle banche causate dalle speculazioni finanziarie manovrate dai burattinai che spesso etero dirigono la rappresentanza politica, facendoli pagare dal pubblico, ovvero con i nostri soldi, attraverso i contributi che versiamo non solo per mantenere una pubblica amministrazione corrotta e inefficace, lontana dai bisogni dei cittadini, ma oggi anche per mantenere e ripianare i debiti delle banche e delle loro indegne speculazioni. E’ veramente troppo, è veramente inaccettabile.

Rivendichiamo il diritto all’insolvenza per tutti i precari e le famiglie indebitate e ingiustamente perseguitate dalla Gerit/Equitalia, chiediamo una sanatoria immediata e generalizzata per tutti i precari, disoccupati, pensionati e lavoratori. Sarà una manifestazione costruita dal basso a partire dai movimenti sociali dei precari, dei senza casa, degli studenti delle scuole e delle università, dalle rappresentanze di base dei sindacati, dai centri sociali, ma soprattutto sarà dei tanti singoli debitori e famiglie che vogliono manifestare la loro indignazione e che da oggi non saranno soli contro le ingiustizie che si celano dietro i tanti contenziosi accumulati a centinaia di migliaia in tutto il paese.

Un’agenzia la Gerit/Equitalia, nata inizialmente con il compito di contrastare l’evasione fiscale che in Italia arriva a superare ormai i 120 Miliardi ogni anno e che invece di segnalare i grandi e piccoli noti evasori, perseguita i precari, i senza casa, la povera gente che onestamente e con dignità arranca tutta la vita. Dentro questa importante giornata di mobilitazione che si lega idelamente e materialmente alla giornata di azione indetta dagli Stati Generali della Precarietà che si sono visti a Roma a metà aprile e che accolgono l’appello internazionale contro l’austerity diffuso dalle reti sociali francesi in occasione del vertice del G8, cominciano le prove generali e diffuse sul territorio del nostro sciopero, uno sciopero precario. Lo sciopero sociale della rabbia dei precari, che tornerà già a partire dal prossimo 30 Maggio ad occupare le piazze e le strada di Roma con lo sciopero metropolitano dei sindacati di base e dei movimenti indipendenti. Cominciano le prove generali della ricomposizione sociale e della lotta dal basso senza quartiere contro i cravattari dello Stato.

Reddito x Tutt@

Giovedì 26 Maggio h 12:00 Manifestazione davanti alla sede della Gerit/Equitalia in Via Palmiro Togliatti 1545 – Roma

www.scioperoprecario.org

domenica 22 maggio 2011

Il 26 maggio tutti i precari a piazzale Aldo Moro

Giovedì 26 maggio dalle 20,00 in poi di fronte al C.N.R. (piazzale A.Moro)

Sarà presente la redazione di Anno zero per un collegamento in diretta.


Dopo le giornate di mobilitazione dei giovani spagnoli noi precari della scuola, della ricerca e molti studenti convochiamo una serata di protesta per riprenderci da protagonisti il nostro futuro. Vogliamo una netta inversione di rotta rispetto a tutte le politiche che negli ultimi 20 anni hanno alimentato a dismisura il fenomeno del precariato in tutti i settori, a partire dalla scuola.

Per noi l’ultima beffa è l’articolo 9 del decreto sviluppo che toglie solo ai precari della scuola il diritto a veder riconosciuto il contratto a tempo indeterminato dopo tre anni di servizio nella stessa amministrazione, come vorrebbero le direttive europee e come riconosciuto dai ricorsi vinti dai nostri colleghi.

Facciamo sentire forte la nostra indignazione e partecipiamo in massa all’appuntamento di protesta rivendicando con forza i nostri diritti e difendendo, con essi, la dignità della scuola pubblica.

Coordinamento precari scuola Roma.

mercoledì 18 maggio 2011

Proposta di iniziativa CPS - Roma-Milano Denuncia alla CE contro il Governo.

Proposta di iniziativa Roma-Milano
Il decreto 70 (decreto sviluppo) propone l'ennesimo attacco contro i precari della scuola
cercando di impedire il loro legittimo diritto all'assunzione
al raggiungimento di tre anni di servizio come in tutti gli altri settori lavorativi.
Infatti nel suddetto decreto si modifica appositamente la legge 368/2001
(quella che recepisce la direttiva europea 1999/70/CE) per discriminare proprio e solo
il settore della scuola
, in esatta contrapposizione alla richiesta del CPS

nazionale di una sua esplicita estensione anche al settore pubblico.
Per questo aderiamo all'iniziativa di Avaaz che nei prossimi giorni
presenterà una denuncia alla Commissione Europea per violazione della
direttiva europea
e la cui petizione può essere firmata al sito:
a questa aggiungeremo le firme cartacee della analoga petizione lanciata
da Movimento Scuola Precaria in appoggio al piano di assunzioni
presentato all'assemblea nazionale dei CPS del 17 aprile e che nella versione online si può firmare al sito:

Ogni giorno in Italia quasi 4 milioni di lavoratori precari faticano a costruirsi un futuro, senza un salario decente e privi di tutele fondamentali come il diritto alla malattia e alla maternità. E mentre migliaia di lavoratori disperati sono scesi in piazza per chiedere il cambiamento, il governo ha presentato un piano economico che evade completamente l'emergenza. Ma oggi un barlume di speranza c'è: il Tribunale di Genova ha creato un importante precedente, riconoscendo i diritti degli insegnanti precari e condannando il governo per la violazione della normativa europea contro la disparità di trattamento fra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato. Se useremo questa sentenza per una denuncia formale alla Commissione europea, potremo ottenere che l'Italia adotti misure urgenti per combattere il precariato. Proprio in questi giorni il Parlamento dovrà votare il piano economico del governo, che ignora totalmente i precari. Costringiamo a risolvere questa emergenza! Firma la denuncia alla Commissione europea e la consegneremo insieme al comitato dei giovani precari ai media e alla sede della Commissione europea a Roma non appena avremo raggiunto le 50.000 firme

lunedì 16 maggio 2011

Comunicato di solidarietà per la scuola Iqbal Masih - 16 - 5- 2011

Il Coordinamento precari scuola di Roma ritiene gravissimo l’episodio di denuncia ai danni dei quattro genitori e di un’insegnate della Scuola Iqbal Masih.

Il chiaro intento di questo governo è di far passare l’impopolare riforma della scuola e la politica dei tagli, non solo attraverso un’azione repressiva sui movimenti che da tre anni continuano ad esprimere il loro dissenso con determinazione e in maniera costruttiva, ma anche attraverso le menzogne (di cui l’ultima la truffa delle 65.000 assunzioni) con chiaro intento di spegnere qualsiasi contestazione.

Di fronte al generale accentuarsi di un clima repressivo e intimidatorio che coinvolge tutti i settori del lavoro e i movimenti in difesa della scuola pubblica, siamo convinti che l’unica strada da percorrere è quella di continuare questa lotta che ci vede protagonisti insieme e senza divisioni.

Il sit-in del 10 Maggio è stato una buona dimostrazione di come l’unità di tutte le componenti del mondo scuola, insegnati precari e non, genitori e studenti possa vincere le intimidazioni.

Non lasciamoci sopraffare da chi ci vuole deboli e andiamo avanti insieme!

16/05/2011


Grave reazione del Provveditorato in risposta al sit in del 25 marzo 2011
vogliono colpire il movimento continuiamo a lottare.

Gravissimo episodio

In data 25 marzo 2011sono stati denunciati 4 genitori e un’insegnante RSU della Scuola Iqbal Masih che insieme ad un piccolo gruppo di genitori, si erano recati, in un giorno di accesso del pubblico, presso l’Ufficio Scolastico Regionale per ottenere che per i bambini della scuola dell’infanzia del Circolo si ripristinasse, come prevede il POF, l’orario di compresenza a cavallo del momento del pranzo, anche in caso di assenza dell’insegnante titolare.

Avviene, infatti, che la Dirigente scolastica che attualmente è reggente del Circolo didattico 126°, incarichi il supplente solo per 3,5 ore quotidiane, anziché per 5 ore, mettendo, di fatto, le classi in situazione di disagio e rischio per la difficoltà, per un’unica docente, di vigilare e seguire bambini piccolissimi in un momento educativo molto complesso.

Il funzionario addetto ha ricevuto la delegazione e ne ha accolto le richieste, impegnandosi ad interloquire con la Dirigente scolastica.

Invece di una risposta, il giorno 11 maggio è arrivata la denuncia per “riunione non autorizzata”.

Non è stata promossa alcuna riunione, trattandosi invece di una richiesta rivolta ad un pubblico ufficio, nel giorno di apertura al pubblico.,

L’intento è chiaro: punire chi cerca il dialogo, piuttosto che confrontarsi con proposte di miglioramento del servizio. A corto di argomenti e giustificazioni si ricorre alla denuncia e alla repressione.

Quale politico o dirigente ha organizzato questo tranello, questo avvertimento in stile fascista?

Non vogliamo arrenderci di fronte a chi ci vuole intimidire. Ancora di più adesso c’è bisogno di unità e solidarietà e di esprimere nei prossimi appuntamenti la determinazione di tutti noi genitori a difesa della scuola pubblica statale e della sua qualità.

I Genitori del coordinamento

“Non rubateci il futuro”

della Scuola “Iqbal Masih” di Roma



Ecco l'articolo contestatoci

I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore.

E’considerata pubblica anche una riunione, che, sebbene indetta in forma privata, tuttavia per il luogo in cui sarà tenuta, o per il numero delle persone che dovranno intervenirvi, o per lo scopo o l'oggetto di essa, ha carattere di riunione non privata.

I contravventori sono puniti con l'arresto fino a sei mesi e con l'ammenda da € 103,00 a 413,00.

Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola.

Il Questore, nel caso di omesso avviso ovvero per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, può impedire che la riunione abbia luogo e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione.

I contravventori al divieto o alle prescrizioni dell'autorità sono puniti con l'arresto fino a un anno e con l'ammenda da € 206,00 a € 413,00.

Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle predette riunioni prendono la parola.

Non è punibile chi, prima dell'ingiunzione dell'autorità o per obbedire ad essa, si ritira dalla riunione.

Le disposizioni di questo articolo non si applicano alle riunioni elettorali.

I Genitori del coordinamento “Non rubateci il futuro”

della Scuola “Iqbal Masih” di Roma

mercoledì 11 maggio 2011

10 Maggio 2011 - dal MIUR :67.000 ASSUNZIONI? L’ENNESIMA BUFALA!

67.000 ASSUNZIONI? L’ENNESIMA BUFALA!
Resoconto Sit-in al Ministero dell'Istruzione per la giornata della rabbia precaria.
Il Coordinamento Precari Scuola di Roma, ricevuto ieri 10 maggio in delegazione (unitamente al Coordinamento delle scuole primarie di Roma) dai dottori De Angelis e Chiappetta, dirigenti del Miur, ha posto delle richieste specifiche sui problemi del precariato, per scoprire che nulla c’è di nuovo sotto il sole:

Sono stati richiesti dal MIUR al MEF 30000 docenti e 37000 A.T.A da immettere in ruolo dal 01/09/2011, per non dover risarcire i precari che si sono appellati alla direttiva europea, la quale riconosce il diritto all’assunzione a tempo indeterminato dopo tre anni di contratti a tempo determinato presso la medesima amministrazione. Ma il MEF ha autorizzato solo 10.000 assunzioni per i docenti e 6500 per il personale ATA. Le 67.000 assunzioni sono solo propaganda politica! Il Miur può richiedere la copertura dei posti vacanti ma di concerto con il MEF e“nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica”. Inoltre, questi posti sono quelli disponibili al netto dei tagli e dei pensionamenti (questi ultimi superiori al numero di posti vacanti e disponibili individuati).
È stato millantato un piano di assunzioni triennale, ma allo stesso tempo emerge una contraddizione che abbiamo fatto notare: nel decreto sviluppo 2011, art. 9, c’è una norma che, di fatto rende inefficaci gli appelli alla direttiva europea per il personale della scuola. È evidente che da un lato si promettono assunzioni per ovviare ai ricorsi già presentati, dall’altro si vuole evitare che questi stessi diritti vengano rivendicati da coloro che maturano via via i requisiti. Aggirando, per di più, le direttive europee.
La nuova truffa del “Salva-Precari”: facciamo notare al dott. Chiappetta come si tratti di una contraddizione la promessa di assunzioni e la riproposizione di una misura nata per arginare l’effetto dei tagli. La risposta? Il Salva-precari deve esser riproposto per dare una risposta ai lavoratori delle scuole meridionali…insomma, dove faranno i tagli e dove le assunzioni?
Il decreto di aggiornamento delle graduatorie è pronto, ma si sta prendendo tempo a pubblicarlo perché si attende la approvazione in Parlamento di un decreto correlato, nel quale si dovrebbero stabilire, tra le altre cose, la cadenza triennale delle medesime graduatorie e l’obbligo di permanenza per 5 anni nella sede di titolarità. Il dott. Chiappetta ha seraficamente detto che le more dipendono quindi dalla politica, non dall’amministrazione. Insomma, ci chiediamo, dobbiamo forse attendere i risultati delle amministrative per sapere cosa ne sarà del nostro futuro? Quale dazio pagheremo alla Lega?


La rabbia dei precari, gabbati ancora una volta non può certo finire qui. Noi continueremo a lottare con sempre maggiore forza per i nostri diritti! Svegliamoci…è ora!



IL Coordinamento Precari Scuola - Roma

martedì 10 maggio 2011

10 MAGGIO GIORNO DELLA RABBIA DEI PRECARI DELLA SCUOLA

Se ancora non hai deciso di prendere posizione contro l’azione di massacro della scuola pubblica, è arrivato il momento di farlo!!!

Ore 15 presidio davanti al Ministero dell'istruzione in viale trastevere.

Per una formazione statale di qualità, democratica e per tutti.

Contro i tagli dei finanziamenti all’istruzione pubblica: meno 8 miliardi tra il 2008 e il 2010, meno 12 miliardi dal 2011 al 2013!

Contro l’aumento del numero degli alunni per classe e la riduzione del tempo-scuola

Per l’assunzione di tutti i lavoratori precari della scuola.


A ROMA - 10 MAGGIO

GIORNO DELLA RABBIA DEI PRECARI DELLA SCUOLA

Aderite e organizzate iniziative, nel vostro quartiere, nella vostra scuola (NELLE ALTRE CITTA' L'11 MAGGIO)

Promotori

Cps Napoli, Milano C3O Cps Mantova Milano MSP, Rete docenti precari Bari, Cps Latina, Cps Roma, Cps Terni, Precari Dipartimento Educazione IDV.

Per adesioni: movimentoinsegnantiprecari@gmail.com


Il coordinamento precari scuola di Roma ha deciso di anticipare la giornata della rabbia precaria prevista per l'11 maggio al 10 maggio al ministero della pubblica istruzione alle ore 15,00 al miur. Come precari della scuola riteniamo la lotta che stanno portando avanti i genitori come la nostra lotta. La mancanza d'insegnanti nelle classi, la riduzione degli insegnanti di sostgno, la mancanza delle ore di compresenza, corrispondono completamente con le nostre esigenze. Riteniamo, inoltre, inaccettabile la proposta del Governo di immettere in ruolo 600000 precari in tre anni, un tentativo per eludere le difficoltà in cui si trova il Governo a seguito delle migliaia di ricorsiper l'assunzione a tempo indeterminato che sono giunte da tutta Italia. Genitori, personale della scuola, studenti, uniti contro il tentativo di distruzionee privatizzazione della scuola pubblica messo in piedi dal Governo e contro i procedimenti di somministrazione delle prove invalsi che ne sono una manifestazione. Il 10 maggio alle ore 15,00 saremo di fronte al ministero della pubblica istruzione accanto al coordinamento delle scuole per manifestare la nostra rabbia precaria.

venerdì 6 maggio 2011

Foto Picchetto precario 6 maggio 2011





Una piccola rappresentanza del CPS-Roma ha partecipato al picchetto precario a piazza Fiume che ha chiuso per sciopero Il magazzino La Rinascente e diverse banche.




Poi il corteo di almeno 5000 persone è andato di corsa, perdendo molti e partecipanti nel tragitto a bloccare i binari degli Eurostar a Stazione Termini. In circa 400 hanno tenuto la testa dei primi binari di fronte ad un minaccioso schieramento di poliziotti in tenuta antisommossa.
Nel frattempo, in testa al binario, un gruppo, con uno striscione di Action, comunicava col megafono le ragioni dell'azione ai passeggeri in attesa e ai lavoratori della stazione.

giovedì 5 maggio 2011

Il 6 maggio sciopero generale!

Volantini e manifesti per la chiamata allo sciopero generale del 6 maggio 2011.

domenica 1 maggio 2011

Sit in di fronte al USR Roma 3 maggio 2011

RESTITUITECI IL MALTOLTO

La FLC-CGIL indice un presidio di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale ( Via Pianciani 32) il 3 Maggio alle ore 15.00 per protestare contro i tagli agli organici della Scuola Statale che provocheranno per la sola provincia di Roma nella scuola Primaria:

• Tagli alle classi già funzionanti a Tempo Pieno (111 classi);
• Mancato accoglimento della richiesta di nuove classi a Tempo Pieno ( 52 Classi);
• Tagli agli specialisti di lingua inglese;
• Tagli ai docenti di sostegno ( 1 insegnate ogni 4 alunni);
• Classi di 27/28 alunni anche in presenza di bambini diversamente abili con il mancato rispetto anche delle norme sulla sicurezza.

E' prevista l'uscita degli organici della scuola secondaria intorno alla fine della settimana.

Foto Sit-in Montecitorio 15-7- 2010

Immagini della pantomima " il governo massacra la scuola pubblica: Gelmini Tremonti e Brunetta trucidano i precari della scuola senza pietà, di fronte all'indifferenza del paese. Non resta che un macabro conto dei corpi rimasti a terra."
15 luglio 2010