sabato 7 novembre 2015

Appello per un’assemblea pubblica e cittadina

La scuola italiana è ancora segnata dalle ferite generate dalle politiche dell’ex ministra Gelmini. Gli 8,5 mld di euro non sono stati mai restituiti alla scuola. La legge 107, la cosiddetta “Buona scuola” è la peggiore prosecuzione delle politiche sull’istruzione negli ultimi vent’anni:
l'anno scolastico è iniziato con un numero consistente di cattedre scoperte, cronica è la carenza del personale ATA;
non tutti i precari Gae sono stati assunti, rimangono esclusi i docenti di seconda e terza fascia, pur avendo alle spalle anni di insegnamento, le insegnanti della scuola dell'infanzia, lasciate in sospeso in attesa della delega per la riforma del ciclo, il personale ATA;
la “fase B” delle regolarizzazioni si delinea come un “mobbing” di massa sulla categoria, in particolare su quei lavoratori che avrebbero potuto entrare in ruolo da tempo se avessero programmato liberamente di trasferirsi in altre provincie;
la “fase C” dequalifica il personale che viene costretto a fare il “tappabuchi” e a continui spostamenti di sede;
gli insegnanti tecnico pratici - già colpiti dalla riforma Gelmini e “derubati” attraverso i Pas non vedono riconosciuta la loro professionalità e il loro diritto al ruolo;
la delega al governo, prevista dalla 107, per il riordino del sistema di formazione degli insegnanti riguarda il destino di parte dei precari della scuola e degli studenti che vorranno accedere all'insegnamento;
gli insegnanti hanno il contratto scaduto da 6 anni e sono i meno pagati d'Europa.
la divisione fra precari danneggia tutti, favorisce solo le politiche di differenziazione salariale, di rottura della collegialità e della cooperazione, di autoritarismo aziendalista, di privatizzazione.
E’ necessaria l’unità di tutti i lavoratori della scuola attorno a due punti fermi: il diritto al lavoro per tutti e tutte e il riconoscimento della professionalità acquisita con l'anzianità di servizio.
Chiediamo a tutti i colleghi e alle organizzazioni dei precari solidarietà attiva. Socializzazione delle informazioni e delle idee, partecipazione attiva a partire dai propri luoghi di lavoro. Lottiamo uniti:
contro i tagli, per la valorizzazione della scuola e del lavoro di tutti;
per la stabilità e la qualità del lavoro, contro la falsa meritocrazia della L. 107;
per l'abolizione della legge Fornero, il pensionamento del personale più anziano e le assunzioni, senza la rinuncia ai diritti prevista dalla legge 107, sui posti vacanti e disponibili;
per la reintroduzione delle supplenze brevi fin dal I giorno di necessità;
per il mantenimento e la riapertura delle gae, al fine di garantire le assunzioni in maniera trasparente, e delle graduatorie di istituto anche di terza fascia per le supplenze;
per il pagamento puntuale dello stipendio ai supplenti;
per la gratuità dei corsi abilitanti;
per l'abolizione del lavoro gratuito in ogni sua forma (es. stage);
per l'abolizione della legge 107, per una vera riforma proveniente dalla scuola e dai cittadini che risponda alle esigenze di democrazia e lavoro espresse dal paese.
Le lotte avranno successo solo se saremo in grado di sviluppare rivendicazioni e piattaforme comuni, evitando di rimarcare le differenze tra di noi e indirizzando la conflittualità verso il Governo e non verso le altre categorie di precari.
Di questo e altro parleremo all’assemblea cittadina giovedì 12 Novembre ore 17 all’ITIS Galilei, via Conte Verde 51 - (metro A - Manzoni).
Vi aspettiamo
Coordinamento Precari Scuola Roma
Per info: movimentoinsegnantiprecari@gmail.com
https://www.facebook.com/Precari-Scuole-di-Roma-Coordinamento-CPS

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