Se ancora non hai deciso di prendere posizione contro l’azione di massacro della scuola pubblica, è arrivato il momento di farlo!!! Ore 15 presidio davanti al Ministero dell'istruzione in viale trastevere.
Per una formazione statale di qualità, democratica e per tutti.
Contro i tagli dei finanziamenti all’istruzione pubblica: meno 8 miliardi tra il 2008 e il 2010, meno 12 miliardi dal 2011 al 2013!
Contro l’aumento del numero degli alunni per classe e la riduzione del tempo-scuola
Per l’assunzione di tutti i lavoratori precari della scuola.
A ROMA - 10 MAGGIO
GIORNO DELLA RABBIA DEI PRECARI DELLA SCUOLA
Aderite e organizzate iniziative, nel vostro quartiere, nella vostra scuola (NELLE ALTRE CITTA' L'11 MAGGIO)
Promotori
Cps Napoli, Milano C3O Cps Mantova Milano MSP, Rete docenti precari Bari, Cps Latina, Cps Roma, Cps Terni, Precari Dipartimento Educazione IDV.
Per adesioni: movimentoinsegnantiprecari@gmail.com
Il coordinamento precari scuola di Roma ha deciso di anticipare la giornata della rabbia precaria prevista per l'11 maggio al 10 maggio al ministero della pubblica istruzione alle ore 15,00 al miur. Come precari della scuola riteniamo la lotta che stanno portando avanti i genitori come la nostra lotta. La mancanza d'insegnanti nelle classi, la riduzione degli insegnanti di sostgno, la mancanza delle ore di compresenza, corrispondono completamente con le nostre esigenze. Riteniamo, inoltre, inaccettabile la proposta del Governo di immettere in ruolo 600000 precari in tre anni, un tentativo per eludere le difficoltà in cui si trova il Governo a seguito delle migliaia di ricorsiper l'assunzione a tempo indeterminato che sono giunte da tutta Italia. Genitori, personale della scuola, studenti, uniti contro il tentativo di distruzionee privatizzazione della scuola pubblica messo in piedi dal Governo e contro i procedimenti di somministrazione delle prove invalsi che ne sono una manifestazione. Il 10 maggio alle ore 15,00 saremo di fronte al ministero della pubblica istruzione accanto al coordinamento delle scuole per manifestare la nostra rabbia precaria.
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