Presto verranno pubblicate dai vari Provveditorati le graduatorie ad esaurimento per i prossimi anni. L’assemblea si dichiara contraria a qualsiasi proposta che, andando a istituire differenze di trattamento tra lavoratori residenti e non, limiti la libertà di movimento dei lavoratori della scuola sul territorio nazionale. Riteniamo che il problema del precariato non si risolva trovando un modo per difendere il proprio incarico a tempo determinato da altri colleghi che non riescono a lavorare nella propria regione, ma combattendo unitariamente contro i tagli e per un investimento nella scuola pubblica.
Inoltre l’assemblea denuncia la situazione di molti colleghi nominati dalle graduatorie di istituto, i quali non percepiscono da mesi lo stipendio, in quanto gli istituti hanno esaurito i fondi per il pagamento dei supplenti.
Le proposte concrete emerse dall’assemblea sono le seguenti:
- elaborare attraverso la mailing-list un volantino informativo, sulla condizione della scuola e sulle ricadute dei tagli, da distribuire durante le convocazioni, per coinvolgere i precari nelle assemblee permanenti che ogni Cps organizzerà nei luoghi che riterrà opportuni (provveditorati e scuole polo). In quella sede si raccoglieranno le firme per la petizione proposta dall’Msp di Milano e si lanceranno le iniziative di mobilitazione verso l’appuntamento nazionale stabilito per l’8 di ottobre. Perché le informazioni siano dettagliate è importante andare sin da subito nei rispettivi provveditorati per desumere la consistenza delle disponibilità (e quindi dei tagli) e le date reali di partenza delle convocazioni provinciali.
- Elaborare un volantino, di concerto con il rappresentante dei genitori presente in assemblea, da divulgare con picchetti davanti ad ogni scuola; nel volantino si prospetterà la condizione della scuola e l’importanza di partecipazione da parte dei genitori e dei docenti di ruolo alle forme di mobilitazione del Cps Nello stesso giorno si continueranno a raccogliere le firme per la petizione di cui sopra.
- Creare da subito e utilizzando tutti i contatti presenti e che si riusciranno a creare i “Comitati per la scuola bene comune” sul modello dei comitati referendari per l’acqua, che creino sensibilizzazione, coscienza civile e conseguente mobilitazione diffusa e capillare sul territorio in merito alla difesa della scuola come bene fondamentale e non come ‘merce’.
- Sostenere attivamente il presidio al Miur indetto a partire dall’11 luglio da parte dei colleghi non abilitati.
- Partecipare come Cps alla prossima manifestazione a Genova del 23 luglio e all’assemblea internazionale del 24 dal titolo “Loro la crisi, noi la speranza”.
- Attivare un monitoraggio e un coinvolgimento dei precari in merito al ricorso per il riconoscimento del tempo indeterminato e gli scatti di anzianità (direttiva europea), e attivare autonomamente il ricorso tramite contatti con avvocati disposti ad assumere la causa (no ad azione legale con sindacato).
- Scrivere una lettera aperta a nome del CPS indirizzata agli studenti universitari e ai colleghi non abilitati per rilanciare un’alleanza contro i tagli all’istruzione pubblica che eviti lotte di tipo corporativo.
- Lavorare alla proposta di una iniziativa di legge popolare, su cui ci sarà una fase di studio preliminare da parte del CPS Napoli.
- Farsi promotori attivi, insieme agli altri movimenti, di un percorso di costruzione dello sciopero precario.
- Ristrutturare e rilanciare il forum come principale strumento di comunicazione e lavoro del CPS, delegando a Brunello e Vito; Facebook rimarrà strumento utile soprattutto di diffusione delle iniziative.
Coordinamento precari scuola
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