Estendiamo lo sciopero del 28 gennaio in tutti i settori, a partire dalla scuola, sono in ballo i diritti di tutti i lavoratori.
Con l’accordo firmato dalla fiat, da cisl e uil ed altri sindacati asserviti alle logiche di Marchionne il 23 dicembre ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di eliminare i diritti dei lavoratori, a partire dal diritto di sciopero, di calpestare completamente i diritti sindacali, la costituzione e la democrazia nei posti di lavoro in nome dell’unico diritto consacrato negli ultimi anni: quello delle aziende di realizzare i profitti eliminando ogni ostacolo possibile alla realizzazione di quest’unico fine. Invece di migliorare le condizioni di lavoro anche nei paesi sottosviluppati, estendendo i diritti a tutti i lavoratori, si utilizza la cosiddetta globalizzazione per livellare verso il basso i diritti conquistati ed acquisiti.
Anche i lavoratori del settore pubblico, a partire dalla scuola e dall’università, stanno subendo da anni un attacco analogo, che si concretizza nei tagli, nella precarizzazione crescente del personale, nel blocco degli scatti di anzianità, nell’immiserimento della qualità dei saperi trasmessi e nel più generale attacco all’essere pubblico dell’istruzione; il tutto inserito in una logica complessiva di privatizzazione della scuola che è in atto da molti anni.
Di fronte ad un attacco complessivo ai diritti dei lavoratori in tutti i settori, al fine di contrastare efficacemente un’offensiva verso i diritti conquistati in anni di lotte, il coordinamento precari scuola di Roma richiede a tutti i sindacati del settore che si oppongono alle ristrutturazioni aziendali imposte da Marchionne e dal Governo e sostenute da cisl e uil e da componenti significative dell’opposizione parlamentare, di convergere sullo sciopero del 28 Gennaio indetto dalla Fiom e di generalizzarlo, estendendolo a tutti i settori, a partire da quello di nostra competenza.
Coordinamento precari scuola-Roma
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