Il
Coordinamento Precari Scuola di Roma ha aderito allo sciopero di
oggi, 12 ottobre, indetto dalla Cgil Scuola. Il CPS, che si batte
da tempo contro le politiche di tagli alla scuola pubblica attuate
negli ultimi anni, proseguite e rafforzate dall’attuale Governo
Monti, e che sta portando avanti, tra le altre, una decisa battaglia
contro il pdl 953 (ex Aprea) che prevede l’apertura ai privati
nella gestione della scuola pubblica, ha esposto, nel corso della
manifestazione di Roma, uno striscione critico nei confronti del
Partito Democratico, sul quale era scritto “Questo
PD è contro la scuola pubblica”. Il PD ha,
difatti, avallato, con le sue posizioni in Parlamento, il progetto di
privatizzazione della scuola che costituisce la base del pdl 953,
progetto di legge che, di fatto, scardina le fondamenta della
gestione democratica della scuola pubblica. Inoltre, come i precari
hanno spiegato per mezzo di un volantino distribuito ai manifestanti
(che riportiamo in calce a questo comunicato), gli esponenti del
Partito Democratico hanno più volte preso l’impegno di contrastare
le nefaste iniziative del Governo sulla scuola (spending
review e concorso); tali
impegni tuttavia non si sono mai tradotti in atti concreti.
Non è più accettabile una politica fatta soltanto di dichiarazioni
sulla stampa e di interviste!
Alla
fine della manifestazione, in Piazza SS. Apostoli, il CPS è
intervenuto esponendo le ragioni della battaglia contro le scelte del
Governo, tra le quali il concorso appena bandito, espediente
propagandistico per mascherare i tagli e la mancanza di qualsiasi
piano di assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti e
disponibili, e il prospettato aumento dell’orario di lavoro dei
docenti da 18 a 24 ore settimanali, che comporterebbe un ulteriore
taglio alla scuola di 1 miliardo di euro, il licenziamento di oltre
30mila precari e l’aumento del carico di lavoro dei docenti a
parità di salario.
Francesca
Puglisi, responsabile scuola del Partito Democratico, attraverso un
comunicato stampa emesso dopo la manifestazione ed evidentemente
finalizzato a dare risposta alla nostra iniziativa, ha sostenuto la
necessità che il Governo ascolti le ragioni della protesta e dia
“risposte concrete ad insegnanti e studenti, attraverso un nuovo
piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per eliminare la
precarietà dalla scuola e offrire la necessaria continuità
didattica agli studenti.” Si è, inoltre, espressa in modo negativo
sul concorso, denunciando che esso si tradurrà in “una lotta tra
precari”, e ha sostenuto che “la 953 non è ancora legge” e che
il PD, consapevole dei nodi ancora da sciogliere, chiederà di aprire
nuove consultazioni con l'associazionismo scolastico per le
necessarie modifiche da apportare, e non voterà nuovi tagli
all’istruzione pubblica.
Alla Puglisi
diciamo una volta di più che il Governo non
si ferma con i comunicati stampa. Il PD si
assuma la responsabilità delle proprie posizioni: impedisca
l’innalzamento a 24 ore dell’orario dei docenti delle secondarie,
denunci la propria contrarietà al concorso
attraverso un atto parlamentare ufficiale,
pretenda un piano di assunzione dei docenti
precari delle graduatorie! Inoltre, se
veramente il PD è consapevole della portata negativa delle novità
introdotte dalla 953 nella vita degli istituti scolastici (non ci
sembra tuttavia che i membri del PD della Commissione Cultura della
Camera siano di questa opinione), per coerenza
non può votare a favore di questa legge.
12/10/2012
Coordinamento
Precari Scuola - Roma
Nessun commento:
Posta un commento