domenica 10 luglio 2011

Documento ASSEMBLEA PRECARI DELLA SCUOLA 10 LUGLIO 2011

Il 10 luglio si è svolta a Roma un’assemblea dei precari della scuola, a cui è stato possibile partecipare anche attraverso una web tv. Gli interventi dei lavoratori della scuola precari e non e di alcuni genitori hanno sottolineato come la gravità della situazione determinata da ultimo dai provvedimenti della manovra finanziaria recentemente varata e del decreto sviluppo richieda un innalzamento del livello della reazione. La mobilitazione deve partire dall’idea della scuola come bene comune e deve quindi unirsi alla protesta delle altre componenti del mondo della formazione, studenti e genitori, allo stesso tempo allargandosi ai processi di precarizzazione che colpiscono gli altri settori lavorativi in un percorso che scriva autonomamente l’agenda delle lotte.

Presto verranno pubblicate dai vari Provveditorati le graduatorie ad esaurimento per i prossimi anni. L’assemblea si dichiara contraria a qualsiasi proposta che, andando a istituire differenze di trattamento tra lavoratori residenti e non, limiti la libertà di movimento dei lavoratori della scuola sul territorio nazionale. Riteniamo che il problema del precariato non si risolva trovando un modo per difendere il proprio incarico a tempo determinato da altri colleghi che non riescono a lavorare nella propria regione, ma combattendo unitariamente contro i tagli e per un investimento nella scuola pubblica.

Inoltre l’assemblea denuncia la situazione di molti colleghi nominati dalle graduatorie di istituto, i quali non percepiscono da mesi lo stipendio, in quanto gli istituti hanno esaurito i fondi per il pagamento dei supplenti.

Le proposte concrete emerse dall’assemblea sono le seguenti:

- elaborare attraverso la mailing-list un volantino informativo, sulla condizione della scuola e sulle ricadute dei tagli, da distribuire durante le convocazioni, per coinvolgere i precari nelle assemblee permanenti che ogni Cps organizzerà nei luoghi che riterrà opportuni (provveditorati e scuole polo). In quella sede si raccoglieranno le firme per la petizione proposta dall’Msp di Milano e si lanceranno le iniziative di mobilitazione verso l’appuntamento nazionale stabilito per l’8 di ottobre. Perché le informazioni siano dettagliate è importante andare sin da subito nei rispettivi provveditorati per desumere la consistenza delle disponibilità (e quindi dei tagli) e le date reali di partenza delle convocazioni provinciali.

- Elaborare un volantino, di concerto con il rappresentante dei genitori presente in assemblea, da divulgare con picchetti davanti ad ogni scuola; nel volantino si prospetterà la condizione della scuola e l’importanza di partecipazione da parte dei genitori e dei docenti di ruolo alle forme di mobilitazione del Cps Nello stesso giorno si continueranno a raccogliere le firme per la petizione di cui sopra.

- Creare da subito e utilizzando tutti i contatti presenti e che si riusciranno a creare i “Comitati per la scuola bene comune” sul modello dei comitati referendari per l’acqua, che creino sensibilizzazione, coscienza civile e conseguente mobilitazione diffusa e capillare sul territorio in merito alla difesa della scuola come bene fondamentale e non come ‘merce’.

- Sostenere attivamente il presidio al Miur indetto a partire dall’11 luglio da parte dei colleghi non abilitati.

- Partecipare come Cps alla prossima manifestazione a Genova del 23 luglio e all’assemblea internazionale del 24 dal titolo “Loro la crisi, noi la speranza”.

- Attivare un monitoraggio e un coinvolgimento dei precari in merito al ricorso per il riconoscimento del tempo indeterminato e gli scatti di anzianità (direttiva europea), e attivare autonomamente il ricorso tramite contatti con avvocati disposti ad assumere la causa (no ad azione legale con sindacato).

- Scrivere una lettera aperta a nome del CPS indirizzata agli studenti universitari e ai colleghi non abilitati per rilanciare un’alleanza contro i tagli all’istruzione pubblica che eviti lotte di tipo corporativo.

- Lavorare alla proposta di una iniziativa di legge popolare, su cui ci sarà una fase di studio preliminare da parte del CPS Napoli.

- Farsi promotori attivi, insieme agli altri movimenti, di un percorso di costruzione dello sciopero precario.

- Ristrutturare e rilanciare il forum come principale strumento di comunicazione e lavoro del CPS, delegando a Brunello e Vito; Facebook rimarrà strumento utile soprattutto di diffusione delle iniziative.

Coordinamento precari scuola

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