Le
recenti dichiarazioni del Ministro Carrozza sull’ipotesi di 11.000 incarichi a
tempo indeterminato nella scuola per l’anno 2013-2014 dimostrano apertamente la
totale inadeguatezza del Governo Letta nell’affrontare il problema del
precariato nella scuola nonché la mancanza completa di discontinuità con le
politiche portate avanti da Gelmini e Profumo. La situazione dei precari della
scuola, inoltre, è stata ulteriormente aggravata per effetto della riforma delle
pensioni Fornero e per la tendenza, perseguita con spietato cinismo dallo Stato
e dalle università, di alimentare la guerra tra poveri tra i precari,
segmentando le nostre condizioni di sfruttamento in molte tipologie (abilitati
ssis, abilitati tfa ordinario e speciale, concorso-graduatorie, etc.) in modo
da aumentare il numero di pretendenti per una fascia di posti che, nelle
intenzioni dei Governi, si riduce sempre più.
Pur
riconoscendo e comprendendo le specifiche battaglie che i vari settori dei precari
svolgono per vedersi riconosciuta almeno la possibilità di lavorare, noi
riteniamo che se non s’interviene drasticamente sull’organico, a partire da
quest’anno, se non combattiamo
unitariamente per l’accrescimento dei posti, a partire dalle assunzioni a tempo
indeterminato, saremo costretti a subire questo continuo cambiamento delle
regole, nonché le frequenti condizioni di umiliazione personale che tutti noi
abbiamo subìto in vari modi (pensiamo alle pesanti prove o alle spese che hanno
dovuto sobbarcarsi molti colleghi del tfa ordinario per poi trovarsi in alcune
classi di concorso con pochissimi posti, oppure alle scandalose modalità con
cui si sono svolte e si stanno svolgendo
le prove di un concorsaccio, da subito
apparso come un palese attacco alle condizioni dei docenti precari ed ideato più per piazzare qualcuno che per
risolvere i nostri problemi). Se non si lotta unitariamente per l’estensione
dell’organico e per l’assunzione a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti
e disponibili, se non si contrasta la tendenza alla formazione delle classi
pollaio, il Governo avrà gioco facile a scatenare la conflittualità al nostro
interno alimentando ad hoc la guerra tra poveri.
Come Coordinamento Precari Scuola Roma invitiamo tutti ad organizzare città per
città assemblee unitarie tra le varie tipologie di precari per contrastare attraverso la mobilitazione
l’esiguo contingente messo in atto dal Ministero a partire dalla parola
d’ordine del ritiro dei tagli della Gelmini e della riforma Fornero. A Roma e
Lazio c’incontreremo per un’ assemblea pubblica il 26 agosto alle 17 presso la
libreria anomalia (via dei Campani 73 a San Lorenzo). L’unità e la
determinazione sono le componenti che ci permettono di ottenere dei risultati,
come abbiamo dimostrato per la proposta d’aumento dell’orario a 24 ore e per la
proposta di legge Aprea; cambiare le condizioni d’umiliazione e d’asservimento
dipende dalla volontà di ognuno di noi, dalla capacità di dirigere
l’indignazione per i soprusi che quotidianamente riceviamo verso i principali
responsabili dei nostri disagi. Solo una lotta determinata, unitaria e di massa
ci può permettere di aprire una luce nel tunnel infernale del precariato e
della disoccupazione che quotidianamente ci viene minacciato. Ognuno di noi sa
che dipende in primo luogo dalla sua volontà la possibilità d’uscire da quel
tunnel.
Vi
aspettiamo il 26 agosto alle ore 17.00 presso la libreria “Anomalia” in via dei
Campani 73 (San Lorenzo).
Coordinamento
precari scuola Roma
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