martedì 6 settembre 2011

Appuntamento corteo 6 settembre 2011 Roma


In occasione dello sciopero generale indetto per il 6 settembre da Cgil e sindacati di base, diamo appuntamento, per partecipare al corteo, alle ore 9, in piazza dei Cinquecento, angolo via Cavour (vicino l'edicola).
Dalle ore 16 presidio di fronte al Senato (piazza Navona).

Informiamo, inoltre, che l'8 settembre abbiamo indetto una assemblea-presidio, di fronte all'USP di Roma, per protestare contro il caos che imperversa in scuole e Uffici Scolastici, frutto del piano di demolizione della scuola statale.
Invitiamo tutti i precari della scuola di ogni ordine e grado a partecipare!
Appuntamento giovedì 8 settembre, dalle ore 15 di fronte all'USP (ex- Csa) di Roma, in via Pianciani.

Il Coordinamento Precari Scuola - Roma

Superiamo le divisioni! Lottiamo uniti contro i veri responsabili!

L’appuntamento alle convocazioni è per tutti noi precari quest’anno particolarmente drammatico. Al Provveditorato di Roma regna il CAOS:

- Trasferimenti in massa da una provincia a un’altra, provocati dai tagli della legge 133, che ha colpito più massicciamente le regioni del Sud; questi hanno creato grossi disagi a tutti ed hanno scatenato una feroce guerra tra poveri.

- Calendari delle convocazioni pubblicati in ritardo e pieni di errori.

- Creazione di diverse graduatorie parallele – concorso, graduatorie 2009/2011 e 2011/2014 – che, secondo un dissennato stile di reclutamento ormai noto ai lavoratori della scuola, ha però raggiunto quest’anno livelli di confusione inaccettabili e che, nella loro messa in atto, rasentano spesso l’illegalità.

- Assunzioni compiute in un clima surreale: contemporaneamente dal concorso del 2000, dalla graduatoria del 2009-11, dalla graduatoria del 2011-13 e senza criteri univoci al punto che, nel 150° anniversario dell’unità d’Italia, la legge della Repubblica cambiava non solo da regione a regione ma, all’interno del medesimo provveditorato, il povero impiegato del piano di sopra si trovava ad applicare criteri differenti dal collega del piano di sotto.

- Carenze di controlli sulle autocertificazioni.

- Tagli massicci sugli organici al punto che per diverse classi di concorso ci sono state assunzioni zero e ciò in barba alle uscite della Gelmini.

- Disinvolti passaggi di organici da una classe all’altra di concorso, in particolare per il sostegno dove molti dei posti disponibili sono stati assegnati agli insegnanti soprannumerari non abilitati per il sostegno.

PERCHÉ STA AVVENENDO TUTTO CIÒ?

La ragione prima va individuata nella legge 133 che in questo terzo anno di applicazione e, in prospettiva dei prossimi 12 miliardi di euro di tagli previsti della nuova finanziaria, sta rivelando in forma più acuta e drammatica i suoi effetti. Il Governo e l’intera classe dirigente italiana hanno tradotto il loro completo disinteresse verso la scuola pubblica in una legislazione assolutamente carente ed inefficace accompagnata da un piano di tagli devastanti, da qui la sequenza infinita di ricorsi e controricorsi, che, non potendo contrastare quel piano di demolizione, hanno aggiunto confusione alla confusione precedente.

Inoltre, a causa degli scontri intestini nel Governo, il decreto sulle assunzioni è avvenuto ad agosto ed i Provveditorati stanno cercando di chiudere in poco tempo assunzioni e incarichi: in un tale contesto il caos non può che regnare sovrano.

In una situazione di diffusa illegalità com’è quella attuale, rivendicare un briciolo di giustizia e di correttezza nelle operazioni rischia di essere utopistico e frustrante senza una lotta di carattere generale. Bisogna denunciare le irregolarità che avvengono nei provveditorati non come fatti isolati, ma come il prodotto inevitabile di una legislazione carente, che non può che alimentare un sistema di corruzione diffuso nelle pieghe della pubblica amministrazione.

Senza la lotta che abbiamo condotto in questi anni in un’ottica unitaria e nazionale, il Governo non avrebbe cercato di camuffare la sua nefasta politica di tagli con il provvedimento sulle 67000 assunzioni (provvedimento da noi criticato perché insufficiente e pagato al caro prezzo della perdita di ricostruzione di carriera) ed anche oggi siamo convinti che per difendere i nostri diritti dobbiamo rivolgere la nostra legittima indignazione contro i veri responsabili dell’attacco ai lavoratori e contro l’intero sistema di istruzione pubblico statale.

Il 6 settembre parteciperemo alle mobilitazioni indette dalla Cgil e dal sindacalismo di base contro la manovra ed invitiamo tutti i precari della scuola di ogni ordine e grado ad un assemblea-presidio

di fronte al provveditorato di Roma l’8 settembre dalle ore 15.00.

8 settembre, ore 15,00

Assemblea-Presidio all’USP di Roma di via Pianciani

Coordinamento Precari Scuola – Roma movimentoinsegnantiprecari@gmail.com http://cps-roma.blogspot.com

Nessun commento: