martedì 22 marzo 2011

Si alla scuola, no alle bombe.

Il coordinamento precari scuola Roma denuncia il vergognoso progetto di spartizione delle risorse del popolo libico attuato attraverso i massicci bombardamenti ad opera della cosiddetta “coalizione di volenterosi” di cui l’Italia fa parte. La decisione, condivisa da governo e opposizione, ha ignorato qualsiasi ipotesi di trattativa diplomatica profilatasi nei giorni precedenti.

La corsa all’accaparramento dei pozzi petroliferi libici ha innescato una tragica dinamica di competizione tra Stati per il predominio nelle azioni militari.

In questo contesto ha suscitato una certa impressione l’estrema solerzia con la quale la maggior parte delle forze dell’opposizione , PD in primis, hanno esortato il governo ad assumere posizioni ancor più interventiste.

Gli appelli delle democrazie occidentali alla difesa dei popoli mediorientali sono palesemente contraddette dai fatti: la rivolta in Bahrein viene soppressa attraverso l’intervento armato degli eserciti saudita ed emirati , i quali vengono contemporaneamente impiegati “in difesa” del popolo libico.

Come coordinamento precari scuola Roma denunciamo l’ipocrisia di tutte quelle forze politiche che per ragioni opportunistiche competono tra loro sul piano dell’interventismo militare ed invitiamo tutte le organizzazioni politiche e sindacali a schierarsi apertamente contro i bombardamenti.

22/03/2010

Coordinamento precari scuola Roma

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